ITC Teatro Stagione 2025-26
Teatro per pubblici diversi
Vorremmo porre la stagione di quest’anno sotto l’egida di un titolo molto evocativo, quello di un libro straordinario apparso nel 1989, Il profilo delle nuvole, raccolta fotografica di Luigi Ghirri con testi di Gianni Celati. Erano fotografie che sembravano ritrarre una realtà paesistica dimessa e invece si rivelavano spiazzanti e perfino sbalorditive. Celati lo scriveva nei testi di accompagnamento: si tratta di «dislocare lo sguardo» in una maniera diversa dal solito, dal convenzionale, dall’ovvio. Così anche le nuvole non saranno più nuvole, ma nel loro profilo si riveleranno altro, secondo il gioco che fanno spesso i bambini di indovinarne forme curiose ma plausibili: animali, facce, oggetti.
Inevitabile pensare allo spiazzamento dello sguardo quando si parla di teatro contemporaneo, che di quello spiazzamento si nutre e che sollecita continuamente, perché deve permettersi, contro ogni convenzione, di ricercare strade inedite, o che magari esistevano già ma che per una volta vengono percorse in modi insoliti, proprio come le strade della Bassa ritratte da Ghirri.
Ed è inevitabile riandare a Ghirri e Celati, perché uno degli appuntamenti nella nuova stagione dell’ITC Teatro è un omaggio sentitissimo a Eugenio Allegri che, tanti anni fa, fu protagonista per il Teatro dell’Argine di uno spettacolo con testo di Celati, la cui locandina presentava una famosa foto di Ghirri.
Il ricordo di Eugenio avviene attraverso la riproposta del suo cavallo di battaglia, Novecento, interpretato questa volta dal gruppo PoEM, sempre però diretto dal regista di allora, Gabriele Vacis. E con loro - maestri della scena contemporanea - Babilonia Teatri e Virgilio Sieni, secondo la consuetudine cominciata qualche anno fa di ospitare personalità di rilevo del nostro teatro per metterli in dialogo con esperti ed esperte sui temi dei loro rispettivi spettacoli, e per rispondere alle domande di un gruppo di giovani delle scuole, dell’università o delle accademie di teatro.
Poi spettacoli che sono anche incroci tra linguaggi, visioni e stili, a firma di compagnie come Lo’Co Théâtre, I Gordi, Lorenzo Maragoni, Giulio Santolini e DispensaBarzotti, affiancate da un grande nome della scena europea, Roger Bernat, con il suo teatro partecipato che sfida ogni aspettativa, realizzato con Qui e Ora Residenza Teatrale.
Non mancano artiste e artisti giovani, alcuni dei quali già ampiamente affermati, come Niccolò Fettarappa, Elvira Scorza, Dino Lopardo, Francesca Astrei.
Infine, il Teatro dell’Argine ripropone quest’anno alcune delle creazioni della sua storia trentennale: Liberata, La luce intorno, Miserella, Casa del Popolo e Il Labirinto.
Ogni appuntamento sarà l’occasione per incontrare le compagnie o per costruire intorno agli spettacoli momenti di riflessione e di dialogo, realizzati come di consueto da Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo di Ateatro.
Il profilo delle nuvole è frastagliato e sempre mutevole. E per questo, sorprendente.
direzione artistica Teatro dell’Argine
in collaborazione con Comune di San Lazzaro di Savena, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna, MiC Ministero della Cultura
e con Ateatro, ARCI San Lazzaro, Forno Brisa
partner mediatico BolognaTeatro.it
foto: Luciano Paselli
Si ringraziano le persone che hanno prestato il loro volto per l’immagine della Stagione 2025-26
2024 - Teatro dell'Argine Società Cooperativa Sociale
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