Il violino del Titanic Teatro - 2013
Locandina
Lo spettacolo
Una compagnia composta da oltre cinquanta attori provenienti da Afghanistan, Belgio, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ghana, Iran, Italia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Sierra Leone, Siria, Somalia, ispirandosi al capolavoro La fine del Titanic di H. M. Enzensberger, fa salire gli spettatori a bordo del celebre transatlantico per vivere da dentro le azioni, le dinamiche, le domande scaturite dall’agonia e dall’affondamento di un mondo: chi si salva e chi è sommerso? A quale prezzo ci si salva? Qual è l’iceberg che ha colpito il nostro mondo? Quali innovazioni possono nascere dall’affondamento? Quale contributo possono dare i nuovi cittadini nell’impedire il naufragio? Quale ruolo possono giocare l’arte e la cultura in questi nostri tempi di crisi?
La Compagnia
Il primo laboratorio con dei richiedenti asilo politico è stato attivato nel 2005. Il gruppo - la cui composizione cambia continuamente per ammettere sempre nuovi partecipanti - ha da sempre accolto stranieri provenienti da tutto il mondo: Afghanistan, Iran, Iraq, Kurdistan, Albania, India, Congo, Camerun, Marocco, Liberia, Etiopia, Costa d'Avorio. Queste persone, fuggite dal paese d'origine per ragioni di persecuzione politica, spesso arrivate in Italia da pochi mesi, vivono in attesa che lo Stato Italiano, che ha dato loro asilo, conceda la cittadinanza. Proprio pensando a questo limbo dell'attesa, occupato in parte da corsi di formazione e scuole di italiano, il lavoro si propone, utilizzando le tecniche dell'insegnamento teatrale, e secondo modalità laboratoriali, di dare una possibilità espressiva e comunicativa a persone che, data la loro posizione giuridica, sociale ed economica non possono avere accesso a certe tipologie di servizi. Il lavoro con questo gruppo ha prodotto negli anni gli spettacoli Candido, Il calcio in faccia, La stagione delle piogge (dell'autore ghanese Nii Oma Hunter), America America e la performance Rifugio Italia.
Nel 2013 la Compagnia dei Rifugiati si è costituita in Associazione Culturale. Il nuovo cammino è solo all'inizio.