Hans

Giovedì 19 aprile 2018 ore 21.00
NoveTeatro
con Domenico Ammendola, Filippo Bedeschi, Carolina Migli Bateson, Matteo Vignati | e con il gruppo di teatro adolescenti ITC Studio | regia Gabriele Tesauri
ingresso gratuito
Lo spettacolo è un libero adattamento del testo L’amico ritrovato di Fred Uhlman e narra dell’amicizia, nata sui banchi di scuola, tra due ragazzi completamente diversi per estrazione sociale e carattere, sullo sfondo delle vicende politiche che portano alla Seconda Guerra Mondiale e della drammatica condizione in cui si trovano gli ebrei con l’avvento di Hitler. Siamo a Stoccarda, durante gli anni dell’ascesa del Nazismo. Hans ha origini ebree, Konradin proviene invece da una nobile famiglia tedesca. Tra i due ragazzi nasce un’amicizia profonda, sincera e a legarli inizialmente sono due passioni che li accomunano: la lettura e una collezione di monete greche. Quello che sembra essere un legame saldo, duraturo, infrangibile, viene però messo a dura prova dalla storia: Hitler, infatti, sale al potere e Konradin che proviene da una famiglia filo nazista si trova costretto a scegliere. Dopo molti anni dalla fine della guerra ad Hans arriva una lettera proveniente dal liceo che aveva frequentato, in cui c’è la richiesta di un contributo economico per la costruzione di un monumento agli studenti caduti durante la Seconda Guerra Mondiale: tra questi anche Konradin. Ecco riemergere con forza l’amicizia che si credeva interrotta dalle vicende storico-politiche.
In scena il personaggio di Hans adulto ripercorre il racconto dell’amicizia e del confronto con Konradin. In particolare sono drammaturgicamente sottolineati i momenti dell’incontro tra la famiglia ebrea di Hans (il padre e la madre) e Konradin. Risaltano la delicatezza e la profondità dei sentimenti dei personaggi, la tensione narrativa che induce a presagire fin dalle prime battute un epilogo drammatico senza alcuna anticipazione da parte dell’autore. Il dolore e la sofferenza dei personaggi rappresentano il dolore e la sofferenza dell’umanità, in contrasto con il valore dell’amicizia, qui narrata come un sentimento che riempie la vita, che unisce le persone, che può essere sincero ed eterno.
In scena il personaggio di Hans adulto ripercorre il racconto dell’amicizia e del confronto con Konradin. In particolare sono drammaturgicamente sottolineati i momenti dell’incontro tra la famiglia ebrea di Hans (il padre e la madre) e Konradin. Risaltano la delicatezza e la profondità dei sentimenti dei personaggi, la tensione narrativa che induce a presagire fin dalle prime battute un epilogo drammatico senza alcuna anticipazione da parte dell’autore. Il dolore e la sofferenza dei personaggi rappresentano il dolore e la sofferenza dell’umanità, in contrasto con il valore dell’amicizia, qui narrata come un sentimento che riempie la vita, che unisce le persone, che può essere sincero ed eterno.
Nell'ambito della seconda edizione di Diritti di Scena, la rassegna teatrale organizzata da A.N.P.I. San Lazzaro, CGIL Camera del lavoro di San Lazzaro, Libera e Teatro dell'Argine.
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